Stai cercando una guida sulla cessione del quinto dello stipendio, calcolo della rata e tempi di erogazione del prestito? Sei nel posto giusto! Ecco tutto ciò che ti serve sapere per essere pronto a richiedere questa formula di finanziamento particolarmente vantaggiosa per entrambe le parti in causa.
Cosa prevede la cessione del quinto
La cessione del quinto è una particolare forma di prestito che prevede l’accesso al credito pagamento il 20% del proprio stipendio, direttamente dalla busta paga. Praticamente, non appena firmerai la busta paga avrai…già saldato la rata. In questo modo, quindi, non dovrai minimamente preoccuparti di mettere da parte le spese per il saldo ma, anzi, ti toglierai subito il molare.
È una formula particolarmente vantaggiosa sia per chi la richiede che per chi la concede. Nel primo caso, perché, appunto, non dovrai farti i conti delle spese mensili ogni volta ma ti verrà tolto quanto dovuto automaticamente. Nel secondo caso, invece, le banche – o gli enti che concedono finanziamenti – avranno la certezza che tu sarai in grado di restituire il prestito senza alcun problema.
A chi è rivolta
La cessione del quinto è rivolta in particolare a due categorie di persone: i lavoratori pubblici e i pensionati under 75. Perché a entrambi? Perché entrambi hanno la possibilità di ricevere ogni mese uno stipendio fisso e nessuno potrà toglierglielo. In altre parole, non c’è alcun rischio di licenziamento.
Per quanto concerne i pensionati, ovviamente, bisogna tener conto dell’età considerando che, comunque, se si è troppo avanti con gli anni potrebbe esserci il rischio che si possa andarsene via prima che si saldi tutto. E la banca difficilmente fa in modo che succeda.
Per quanto riguarda i lavoratori privati, questi ultimi non possono accedere alla cessione del quinto poiché non hanno la garanzia del posto fisso, nemmeno se sono a tempo indeterminato.
Come è successo durante il CoronaVirus, infatti, molte persone hanno perso il posto di lavoro o sono state costrette alla cassa integrazione, con tutti i problemi del caso. Quindi, gli enti concedono il prestito soltanto a chi offre la garanzia giusta. Quella del posto fisso.
Ed è per questo che, quindi, anche i lavoratori autonomi sono tagliati fuori.
Come si calcola la cessione del quinto
La cessione del quinto non è semplice da calcolare. O, meglio, non vuol semplicemente dividere lo stipendio per 5. Anche perché ogni lavoratore non riceve ‘solo’ dodici mensilità ma, quando va male, ne riceve una in più: la famosa tredicesima che si aspetta nel periodo natalizio.
Facciamo un esempio per rendere tutto più chiaro. Prima di tutto, dallo stipendio devi togliere tutte le indennità gli straordinari, i premi di produzione e tutti gli extra che vanno in aggiunta allo stipendio. Mettiamo che, quindi, il tuo salario sia di 1500 euro al mese. Questi soldi devi moltiplicarli per 13 (o per 14, se hai anche la quattordicesima). Ciò che ti viene va, poi, diviso per 12. Il risultato deve essere ulteriormente diviso per 5 o, se preferisci, fare una percentuale al 20%.
La cifra che ne esce fuori è quanto pagherai ogni mese per poter accedere alla cessione del quinto. Unica avvertenza: se hai un contratto dal salario troppo basso e se, quindi, togliendo il 20% tu scendi sotto una certa soglia, è molto probabile che il prestito non ti venga concesso. Fatti bene i tuoi conti prima di andare in banca a chiedere.
Quali documenti presentare
I documenti da presentare per la cessione del quinto sono relativamente semplice. Ovviamente, dovrai munirti della carta di identità non scaduta. Poi, dovrai portare con te la copia del contratto che hai firmato con la Pubblica Amministrazione oppure il documento che attesta il fatto che tu sia un pensionato.
Poi, le ultime due buste paga antecedenti al mese in cui ti rechi nelle filiali. E, togliendo da parte le varie scartoffie burocratiche, dovrai soltanto attendere l’esito del responso. Responso che difficilmente viene respinto se offri quelle garanzie che si cercano continuamente. Soprattutto di questi tempi, dove, anche a causa dell’emergenza economico-sanitaria, sono davvero pochi i lavoratori che hanno potuto avere ogni mese lo stipendio guadagnato. E, quindi, se sei un lavoratore pubblico e hai bisogno di soldi, questa potrebbe essere la soluzione per te.