Come avviare un’attività commerciale nel 2021?

Avviare un’attività commerciale nel 2021 non è affatto semplice. Non stiamo parlando, ovviamente, delle classiche e, per certi versi, normali difficoltà che riscontrano chi vuole mettersi in proprio.

E nemmeno (solo) della pandemia. Ma in un mondo che corre molto veloce, è praticamente un attimo che si finisce gambe all’aria. Per questo, quindi, risulta essere molto prezioso avere alcune dritte per avviare una nuova impresa e non mollare tutto dopo poco tempo.

Munirsi di tutti i sistemi di pagamento

Non esiste solo la moneta contante. Anzi, se qualche decennio fa era il sistema preferito da tanti italiani, oggi le cose sembrano andare diversamente. Per diversi motivi. Partiamo dall’aspetto legale.

Permettere di effettuare un pagamento tramite pos portatile è obbligatorio per il commerciante. Tra i migliori pos sicuramente troviamo quelli di Sumup, che sono tra i migliori in assoluto. 

Al di là dell’aspetto legale, però, avere un POS che ti consente di accettare anche il pagamento in carta offre notevoli vantaggi. Primo tra tutti, soprattutto se sei in un luogo turistico, è quello di non ‘costringere’ il turista a fare avanti e indietro per cambiare monete e banconote nel conio del paese in tu sei.

Ammesso che lo faccia, non ci faresti una bella figura. Nella maggior parte dei casi, però, semplicemente va dalla concorrenza che gli consente di guadagnare tanto tempo.

Fermo restando che, inoltre, se vuoi avviare parallelamente anche un business online, devi per forza munirti di altri metodi di pagamento, quali PayPal, VISA e Mastercard.

Insomma, più possibilità dai e più margini di manovra potrai offrire.

Occhio a esaminare bene il mercato

Un errore che si commette molto spesso è quello di non analizzare bene il mercato su cui si va a operare. Nel senso che, magari, si vede, dal di fuori, che un business funziona e ci si ‘butta’, nella speranza che si possa pedissequamente replicare il fatturato degli altri.

Ma non funziona esattamente così. Basta ricordarsi, giusto per fare un esempio, ciò che è successo con le sigarette elettroniche. C’è stato un periodo che venivano aperti rivenditori come funghi, nella speranza di aver trovato la gallina dalle uova d’uovo.

Risultato? Dopo poco tempo, i nodi sono venuti al pettine e tante attività hanno dovuto chiudere. Ecco, non fare lo stesso errore e valuta bene tutto il mercato. 

Dal luogo in cui ti andrai a posizionare alla possibile clientela. Passando, ovviamente, anche per le disponibilità economiche. 

Affidarsi a un buon commercialista

Il commercialista, in molti casi, è una figura molto sottovalutata. In realtà, la sua funzione è importantissima. Non si tratta, infatti, soltanto di prepararti le fatture o anche la dichiarazione dei redditi. Nonché, ovviamente, anche calcolare quante tasse bisogna pagare.

Ma un buon commercialista è il punto di riferimento per te, sotto tanti punti di vista. Per non perdere le occasioni che si possono presentare – eventuali bandi, bonus che si possono richiedere, finanziamenti a fondo perduto e così via – e anche per guadagnare tanto tempo prezioso che tu puoi dedicare alla tua attività.

Del resto, il ragionamento è molto semplice: anche un imprenditore può farsi i conti ma ciò vuol dire sottrarre dei giorni preziosi da dedicare alla sua impresa.

Ecco, quindi avere un commercialista è assolutamente fondamentale. Anche perché, soprattutto per quanto concerne i pagamenti, è importante non fare errori.

Pensare che all’inizio sarà tutto facile

Chiudiamo questo nostro approfondimento smentendo una clamorosa ‘vulgata’ che molti pensano. Cioè che tutti gli imprenditori siano ricchi e che basta aprire un’attività e il gioco è fatto.

Non è vero né l’uno né l’altro. Quando si apre una impresa, bisogna essere consapevole che ci si imbatte in dei rischi che possono essere più o meno elevati, a seconda dell’investimento e del settore.

Secondo alcuni dati, infatti, di solito ci vogliono tre anni per pareggiare l’investimento fatto e, quindi, ciò presuppone anche il fatto di metterci tanta pazienza.

Non bisogna pretendere di avere tutto subito e che il fatturato cresca automaticamente. Bisogna lavorare duro, cadere e rialzarsi, passare anche per dei fallimenti. Prima di trovare la giusta quadratura del cerchio. E, una volta che ci si è fatti le ossa, si potrà spiccare il volo e vivere di quell’attività che si era tanto sognati di aprire. 


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